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Storia e vincoli urbanistici

La qualità della vita che è possibile sperimentare in Gallura è data da un insieme di fattori: tra le risorse naturali e il contatto privilegiato con la natura, vi sono una serie di elementi che contribuiscono a rendere questa terra un bene eccezionale sul mercato turistico internazionale.

Una delle ragioni fondamentali che aggiungono valore all'abitare in Gallura è l'esistenza di quei vincoli paesaggistici che la tutelano fin dagli anni sessanta.
Possiamo immaginarla come una grande città territorio: il suo centro è Olbia, con la sua dinamicità e la sua posizione privilegiata, i suoi quartieri sono le aree di costa protetta che si estendono da Olbia, a Porto Rotondo, Porto Rafael, Porto Cervo, Palau, sino ad arrivare a Santa Teresa e ad Aglientu.

Queste aree sono definite "zone F": denominate zone ad alto pregio costiero, e tutelate fin dagli anni '70 da politiche urbanistiche per uno sviluppo eco-sostenibile del territorio.

Ciò che ancora si costruisce vicino al mare è in vecchie lottizzazioni che stanno esaurendo le proprie disponibilità.

Un paesaggio così armonioso è frutto di precise scelte e di un intervento umano consapevole, che ha trasformato un deserto incolto in un'oasi pacifica e rigogliosa.
 

Storia e nascita del brand Costa Smeralda

 

Nel 1966 nacquero i vincoli paesaggistici che limitavano l'urbanizzazione sulle coste Galluresi. Si trattò del primo esempio, in tutto il mondo, di un luogo in cui si scelse di preservare l'ambiente per conservarne le tipicità che lo rendevano unico.

L'anno successivo, nel 1967, la legge-ponte estese l'emendamento, bloccando gli interventi urbanistici in tutto il territorio costiero italiano.
Fu l'inizio di una storia di sviluppo eco-sostenibile del territorio.

Durante questo periodo lo shah Karim Aga Khan, con un'opera di vero e proprio mecenatismo, creò un processo di attrazione e rivalutazione nei confronti della Sardegna nord-orientale. Incantato dalla bellezza di questa terra, diede vita a un vero e proprio effetto trascinamento: imprenditori da tutto il mondo acquistarono i terreni sul mare mentre architetti, artisti e artigiani di fama internazionale avviarono una valorizzazione della zona, inserendosi in quel clima di preservazione del paesaggio e lavorando al fianco delle autorità locali, nell'interesse della Gallura e della Sardegna.
Nacque così un brand destinato a crescere senza sosta: il brand Costa Smeralda.
 

Leggi regionali e sviluppo eco-sostenibile

Le più recenti normative confermano la volontà di preservare la costa e il paesaggio:
la legge regionale n. 8 del 25 novembre 2004 inasprisce i limiti per la costruzione sulle coste e, nel 2007, una nuova legge voluta dal governatore Soru estende la tutela riservata alla Gallura fin dagli anni sessanta a tutta la Sardegna.

Si tratta dunque di vincoli stabili e consolidati, fortemente voluti sia dalle amministrazioni locali che dagli abitanti: una popolazione locale fiera che da secoli si fa custode della propria terra e di tutte le sue specificità.

In particolare, le zone vincolate fin dagli anni '70 fanno parte dei comuni di:

  • Olbia e Arzachena
  • Palau
  • La Maddalena e il suo Arcipelago
  • Santa Teresa Gallura
  • Aglientu